Double Stack Icecream Mint

 

 

 

 

Da giorni ormai Ciccio è agitato per l’inizio delle tanto desiderate ferie e l’imminente rientro a casa. Alberto non è da meno e da giorni sta preparando tutto per la partenza. Dal nervosismo e dalle valige che da giorni attendono accanto alla porta sembrerebbe quasi che i due debbano partire per Disneyland anziché rientrare a Reggio Emilia.
Ciccio per paura di qualche calamità durante il viaggio si è organizzato per il sostentamento sia fisico sia spirituale mettendo nel suo zainetto ben due giornalini Tex, alcune prugnette, una crostatina, le ultime due barrette rimaste dalla scorta invernale, una mela per il suo amico Orso e per finire una monetina da due euro nel caso avvistasse una gelateria durante il viaggio.

La giornata inizia con la solita famina di Ciccio che fa da sveglia al dolce riposo di Alberto e così dopo un’energetica colazione e il sorriso sulle labbra, i due partono per il solito giro in bici sulle colline della Marca Trevigiana. Sono carichi ed entrambi pensano già al rientro a casa e al tanto sognato riposo che li attenderà oltre alle uscite pomeridiane verso la gelateria preferita di Ciccio.
In una giornata simile il tempo fortunatamente vola e in un baleno arriva l’ora di pranzo costringendo i due ciclisti a rientrare. Infatti, eccoli in cucina intenti a divorare voracemente tutte le delizie che Alberto ha preparato la sera prima. Ciccio non contento fa man bassa di prugnette e Alberto è costretto a nasconderle su uno scaffale alto per non rischiare che mangiandone troppe la sua pancina brontoli per tutto il viaggio.

A metà pomeriggio, dopo un breve ma intenso riposino i nostri amici salutano le montagne, salgono in macchina e finalmente partono per il lungo viaggio.
Ciccio, instancabile e irrequieto come sempre, salta come una cavalletta nel casco della bici che si trova sul sedile del passeggero e Alberto distraendosi sbaglia strada. I tre avventurieri, esausti e impazienti di arrivare si ritrovano in mezzo alla campagna ferrarese circondati da alti campi di granoturco. Per fortuna ben presto la voce guida del navigatore li rassicura riportandoli sulla strada giusta.
Il padroncino disperato è costretto a fermarsi alla prima gelateria che incontra certo che un buon gelato riuscirà a calmare l’entusiasmo del piccolo porcellino acrobata.
Così accade e infatti qualche ora dopo eccoli finalmente alle porte della città e in un attimo tanti bei ricordi tornano alla mente dei tre viaggiatori: tanti riposini, tante uscite in bici sulle amate colline reggiane, tante barrette, tanti gelati, la birra del giovedì con la padroncina e le corse in cucina per accaparrarsi la porzione di fagioli più grande.

L’aria di casa fa bene al piccolo porcellino che subito si precipita in cucina a controllare che le cose siano rimaste esattamente come le aveva lasciate e che la scorta di fagioli e di ceci si sia mantenuta su buoni livelli; il passo successivo è andare nella cameretta a verificare la posizione del cuscino, ovviamente testandone la buona forma e comodità e controllare nell’armadio il cestino dove posizionare le sue ormai limitate scorte di barrette. Bisogna riorganizzarsi di modo che tutto riprenda a macinare come un perfetto orologio svizzero.

Per quanto gli sforzi del padroncino siano grandi per cercare di rendere accogliente il nuovo ambiente in cui hanno vissuto, la casa originale rimane sempre il regno preferito di Ciccio.

 

 

 

 

 

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